
Il termine giapponese Ikigai significa, letteralmente, “ragione di essere”. Bettina Lemke, nel suo libro Ikigai. Trovare il senso della vita per essere felici, ci accompagna alla scoperta di questa filosofia, molto diffusa in Giappone, che invita a trovare un equilibrio tra ciò che amiamo fare, ciò in cui siamo bravi, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò che ci permette di vivere.
Di cosa parla il libro
Il libro si propone come guida per riscoprire o definire il proprio ikigai, termine giapponese che non ha una traduzione perfetta in italiano o in molte lingue occidentali. Potremmo dire che l’ikigai è “la ragione di alzarsi al mattino”, o “ciò che rende la vita degna di essere vissuta”.
Lemke parte dall’esperienza di comunità come quella di Okinawa, famosa per l’alta longevità dei suoi abitanti, dove il benessere sembra legato non solo a condizioni fisiche ma anche spirituali, sociali, motivazionali.
Il libro alterna spiegazioni teoriche, riflessioni, e esercizi pratici per aiutare chi legge a identificare i propri valori, passioni, obiettivi, ciò che dà energia, motivazione, soddisfazione.
Punti di forza
- Concretezza
Lemke non si limita a spiegare “cosa sia l’ikigai”: mette in campo strumenti riflessivi. Per chi non ha familiarità con pratiche di auto-conoscenza, meditazione o lavoro su sé stessi, questi esercizi possono essere utili punti di partenza. - Accessibilità
Il tono è semplice, il libro non pretende di essere un trattato filosofico né un tomo accademico. È pensato per chi desidera migliorare la propria quotidianità, ritrovare significato, entusiasmo, senza dover studiare testi troppo specialistici. - Stimolo alla riflessione personale
Non è solo un libro “possiamo fare questo o quello”: invita il lettore a guardarsi dentro, a chiedersi cosa davvero conta, cosa ci carica energicamente, quali sono le piccole / grandi cose che rendono la vita più viva. Questo tipo di stimolo spesso fa la differenza tra un libro “motivazionale” che resta sulla superficie e uno che può dare avvio a un cambiamento. - Connessione con culture diverse
L’ispirazione viene dal Giappone, non solo come idea astratta ma come modello culturale: comunità, equilibrio, armonia, ma anche un ritmo di vita che non sia solo produttivo ma sostenibile, umano. Per molti occidentali questo richiamo è rigenerante.
Limiti / Criticità
- Profondità limitata
Chi è già avvezzo a testi di auto-miglioramento, psicologia positiva, mindfulness potrà trovare che alcuni concetti siano già noti, e che manchi “quel qualcosa in più” per andare davvero in profondità. - Aspettative vs realtà
È facile che qualcuno si aspetti che un libro così porti risposte definitive o soluzioni rapide. Ma come Lemke stessa suggerisce, trovare il proprio ikigai è un percorso personale, spesso lento, fatto di prove ed errori. - Equilibrio tra teoria e pratica
Per alcuni, la parte pratica può sembrare insufficiente o “leggera”, soprattutto se si cercano tecniche specifiche o approfondimenti.
Per chi è questo libro
Se dovessi suggerire questo testo a tipi di lettori, direi che è perfetto per:
- Chi sente che la vita sta scorrendo “di routine” e vuole ritrovare motivazione;
- Chi si interroga su “cosa voglio davvero fare”, “qual è il mio perché”;
- Chi sta attraversando un momento di cambiamento (lavorativo, personale, relazionale) e vuole strumenti per orientarsi;
- Chi è curioso della filosofia giapponese, delle pratiche orientali ma vuole qualcosa di pratico, non solo teorico.
Le mie impressioni
Ho trovato il libro carino e scorrevole, con un linguaggio accessibile che rende piacevole la lettura anche per chi non ha mai sentito parlare di ikigai. Offre momenti di riflessione e incoraggia a fermarsi un attimo a guardare la propria quotidianità da una prospettiva diversa.
Allo stesso tempo, però, non posso nascondere che la vita reale è spesso molto più complessa di quanto l’autrice riesca a restituire. Non basta un semplice schema a quattro cerchi per trovare la propria strada: ci sono ostacoli concreti, difficoltà quotidiane e scelte che raramente si incastrano in maniera perfetta.
5 esercizi dal libro Ikigai per riscoprire il senso della tua vita
Uno dei punti di forza del libro di Bettina Lemke è la sua parte pratica. Ecco 5 esercizi selezionati (e riadattati in forma sintetica) che puoi fare in qualsiasi momento per riflettere su ciò che ti dà energia, gioia e significato.
1. Il diario delle piccole gioie
Ogni giorno, per una settimana, scrivi tre cose che ti hanno reso felice. Devono essere piccole: un sorriso, un caffè al sole, una conversazione sincera.
Scopo: allenare l’attenzione alla gratitudine e ai momenti in cui “sei nel tuo ikigai” senza saperlo.
2. I 4 cerchi del tuo ikigai
Disegna 4 cerchi che si sovrappongono, come un diagramma di Venn. Scrivi dentro:
- Quello che ami fare
- Quello in cui sei bravo/a
- Ciò per cui puoi essere pagato/a
- Ciò di cui il mondo ha bisogno
Nel punto d’intersezione trovi il tuo ikigai.
Scopo: chiarire direzione, scopo e coerenza tra passioni, capacità e utilità.
3. Le tre domande fondamentali
Prenditi 10-15 minuti in un posto tranquillo e rifletti su:
- Quando mi sento davvero vivo/a?
- Cosa facevo da bambino che amavo?
- Se il denaro non fosse un problema, cosa farei ogni giorno?
Scopo: recuperare la connessione con la tua autenticità e i tuoi desideri profondi.
4. La lista “energia vs. fatica”
Dividi un foglio in due colonne:
- A sinistra: cosa ti dà energia
- A destra: cosa te la toglie
Scopo: individuare ciò che nutre il tuo ikigai e ciò che lo ostacola nella vita quotidiana.
5. L’alleato quotidiano
Scegli una parola guida per la tua giornata (es. “equilibrio”, “creatività”, “gentilezza”, “coraggio”) e scrivila su un post-it o nella tua agenda.
Scopo: portare consapevolezza nei gesti quotidiani, vivere secondo i tuoi valori.


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